Quello delle truffe agli anziani è un problema che sta assumendo contorni sempre più vari anche grazie all’uso dell’intelligenza artificiale e che richiede speciali anticorpi per difendersi. Di questo si è parlato al circolo ricreativo del Quartiere 4 di Piacenza in un pomeriggio di sensibilizzazione per i propri soci, adeguatamente informati sul tema dai carabinieri: ospiti dell’evento, introdotto dalla sindaca Katia Tarasconi e dal presidente di Acer Marco Bergonzi, sono stati il tenente colonnello Michele Laghi, comandante del reparto operativo, e il maresciallo Antonella Marzano. « Da un anno volevamo fare un incontro di questo tipo, finalmente ci siamo riusciti perché è molto importante per i nostri soci, ne abbiamo 350». ha detto la presidente del circolo Biancarosa Sala. La sindaca Tarasconi ha sottolineato che «que-ste informazioni sono indispensabili per tutti, non solo gli anziani vengono truffati. Pensate a quelle più comuni, quelle informatiche, oppure al telefono visto che ora con l’intelligenza artificiale potrebbe chiamarvi qualcuno con la mia stessa voce e imbrogliarvi». La parola quindi ai relatori di giornata per alcuni preziosi consigli. « Per noi è un’occasione per avvicinare l’Arma a persone che ne hanno bisogno – ha evidenziato Laghi – il nostro obiettivo è quello di generare una sana diffidenza, che può aiutare a evitare le truffe e a non rimanere vittima di soggetti senza scrupoli. A cosa si deve fare maggiore attenzione? A quelle telefoniche, c’è chi chiama e simula un pericolo accaduto a un familiare. Poi non bisogna far accedere alla nostra abitazione gli sconosciuti né confidarsi con loro, e se ciò avviene la prima cosa che bisogna fare è confrontarsi con un familiare o con un vicino di casa». Marzano è addetta alla stazione principale dei Carabinieri «dove ci occupiamo proprio delle denunce di persone che purtroppo restano vittime di questo fenomeno in continua espansione. Si va a periodi, ma in quelli peggiori ne riceviamo quotidianamente due o tre e il primo consiglio è quello di non isolarsi, bisogna consultare familiari prima di prendere qualsiasi decisione. E non ci sono solo quelle per telefono, c’è infatti chi si presenta a casa spacciandosi per operai oppure proprio per carabinieri con abiti che sembrano i nostri”.