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Il Cda di Acer al completo – presidente Marco Bergonzi, vice Andrea Pezzani e consigliera Ilaria Rossi – insieme al direttore Stefano Cavanna ha incontrato il Sindaco di Castel San Giovanni Lucia Fontana e l’assessore al Welfare Federica Ferrari nell’ambito delle visite programmate con i Comuni del territorio da portare a compimento entro fine anno. L’assessore Ferrari ha sottolineato l’importanza della Convenzione rinnovata dal Comune con Acer per l’assegnazione degli alloggi nel proprio territorio: «La presenza costante un giorno alla settimana del vostro mediatore e della responsabile ufficio rapporti con l’utenza è per noi un contributo irrinunciabile: attualmente, sono 53 le famiglie in lista di attesa (a fronte delle 59 domande che avevamo a dicembre). Abbiamo chiesto ed ottenuto da Acer una velocizzazione nella sistemazione di 8 alloggi per poter predisporre una riassegnazione. L’azienda ha risposto prontamente con la riconsegna dei 3 alloggi che consentivano una manutenzione meno pesante, ma ne restano altri 5 per i quali dobbiamo attendere i finanziamenti». Uno dei 5, in realtà, ha appena ottenuto le risorse regionali del Bando per la riqualificazione degli alloggi sfitti, ma il tema della necessità di nuovi alloggi permane anche in considerazione della forte richiesta di locazione che si avverte anche nel mercato privato in un Comune che è sede di importanti insediamenti industriali e logistici: «Proprio per dare risposta a questo bisogno– specifica il Sindaco Fontana – abbiamo acquistato una Casa Cantoniera dalla Provincia e l’annesso terreno retrostante di circa 1.500 mq che vorremmo destinare ad alloggi ERS o anche ERP, utilizzando la collaborazione degli uffici di Acer per la progettazione». Il presidente di Acer Marco Bergonzi ha supportato il Sindaco nella richiesta di una veloce stima dei costi da parte dei tecnici di Acer sia per le manutenzioni più pesanti degli alloggi da riconsegnare sia per il progetto della Casa Cantoniera: «Insisto con tutti gli amministratori affinché tengano pronti nei cassetti progetti che possano partecipare ai Bandi regionali o ministeriali, ovviando al problema delle tempistiche sempre strettissime che accompagnano le indicazioni dei finanziamenti. Sono certo che la “questione casa” entro la fine dell’anno entrerà al centro dell’agenda politica. Acer con 2 milioni di euro potrebbe sistemare tutti gli alloggi sfitti presente. Ci troviamo invece ogni volta nella situazione di continuare a mettere “cerotti” ad un patrimonio ammalorato e con finanziamenti risicati. Non possiamo pensare di soddisfare sempre solo una minima parte delle domande dei cittadini che necessitano di un alloggio».

Il tema dei costi delle manutenzioni in realtà è anche strettamente correlato ai comportamenti incivili di alcuni inquilini che lasciano gli alloggi in condizioni pietose: «Bisogna partire dal concetto che, in ogni caso, entrare in un appartamento popolare è un aiuto notevole che l’amministrazione comunale offre al cittadino. La cura del bene pubblico deve quindi essere un dovere per l’inquilino che dovrebbe avere per l’alloggio assegnato il massimo rispetto, come e di più di un alloggio di proprietà. Nessuno sconto – sottolinea il vicepresidente di Acer Andrea Pezzani – e inasprimento delle sanzioni, quindi, per chi non rispetta il regolamento di uso degli alloggi». E, incalza Bergonzi «quando si parla di sanzioni, realisticamente non intendiamo multe che non verrebbero poi pagate, ma il rischio concreto e inevitabile di perdere l’alloggio. Lasciar correre non solo non è educativo ma è irrispettoso nei confronti di tutte quelle famiglie – e sono tante – che si comportano correttamente».

E poi le fragilità: «Avendo sempre lo stesso numero di alloggi – spiega il Sindaco Fontana – dobbiamo pensare anche alla possibilità dei cambi di assegnazione tra le famiglie. Ma, soprattutto quando gli inquilini sono anziani, è davvero complicato farli traslocare. Una persona rimasta sola, in un appartamento grande, difficilmente comprende di dover trasferirsi in un alloggio più piccolo per lasciare posto ad una famiglia con bambini». Bergonzi fa notare come questo sia «un problema che si riscontra in tutti i Comuni. Basti pensare che, con i suoi 6.500 inquilini, Acer rappresenta il sesto Comune della provincia di Piacenza. Un Comune di abitanti estremamente fragili, provenienti da 52 Paesi diversi, con problematiche sociali, economiche, sanitarie e in generale di integrazione che non ha eguali nel territorio. Da questo punto di vista, Acer è davvero un laboratorio estremamente avanzato di convivenza civile e in continua evoluzione. Un avamposto di nuove dinamiche del vivere in comunità in grado di affrontare prima di altri le tematiche e le esigenze di una società che cambia».

L’incontro si chiude con la richiesta di Sindaco e Assessore «per la possibilità di sistemare il complesso della Stecca, sulla via Emilia all’ingresso del comune, che dovrebbe dare un’immagine del territorio decisamente più consona alla realtà». Ma, su questo punto, il direttore di Acer Stefano Cavanna può solo promettere di fornire al Comune in tempi rapidi una stima dei costi di ristrutturazione, sperando nei finanziamenti di prossimi bandi regionali o ministeriali.